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SALVÒ (P3ITALY): «ATTRAVERSO LA FORMAZIONE PUNTIAMO A CRESCERE NEI MERCATI ESTERI»

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Intervista a Luciano Salvò, manager di P3Italy: «La qualità dell’aria condizionata è al centro dell’attenzione di tutti»

 

Un centinaio di paesi raggiunti nel mondo, in tutti i continenti. E la voglia di continuare a espandersi, anche utilizzando gli strumenti che offre la formazione. P3Italy ha saputo innovare il settore dei sistemi di canalizzazioni per la distribuzione dell’aria condizionata, sostituendo la tradizionale lamiera con pannelli di poliuretano espanso preisolato - una tecnologia in grado di assicurare importanti vantaggi tecnici, costruttivi ed economici - e diventando un punto di riferimento nel settore. Ma, appunto, l’azienda di Villafranca Padovana non vuole fermarsi qui. E, per continuare a crescere, gli investimenti nella formazione hanno un ruolo importante. Lo testimonia il fatto che nei prossimi giorni inizierà il percorso di oltre 120 ore legato all'opportunità della Regione Veneto “Alleniamoci al futuro - Nuove competenze per il lavoro che cambia” Dgr 497/2021.

«Il progetto coinvolge anche una parte importante del management e dei quadri aziendali, e in tutto interessa una ventina di persone, vale a dire un terzo del nostro personale. Abbraccia trasversalmente tutte le aree, dall’area amministrazione e finanza all’area commerciale a quella legata ad acquisti e logistica», spiega il manager Luciano Salvò. «Peraltro non è il nostro primo progetto che utilizza i fondi regionali. In precedenza ne avevamo sviluppato uno legato allo smartworking e alle competenze digitali: è stato utile per conoscere meglio e padroneggiare gli strumenti a disposizione».

Stavolta quali sono gli obiettivi generali?

«L’obiettivo è arrivare ad avere una fotografia nitida dell’attuale organizzazione aziendale individuando presupposti e condizioni per un piano di riassetto e di sviluppo ulteriore. Di fatto, il corso di formazione punta ad aiutare i dipendenti a prendere maggiore consapevolezza dei tempi che stiamo vivendo e delle regole di un mercato che sta cambiando rapidamente. Il quadro, lo sappiamo, è in continua evoluzione, specie per quanto riguarda le materie prime, la loro disponibilità e i loro costi ma anche per le aspettative di una domanda di qualità che, pur con caratteristiche diverse, si sta facendo strada sempre più sia in Italia che all’estero».

Come ha impattato la pandemia sulla vostra attività?

«La pandemia ha riscritto le dinamiche del mercato e, nel nostro settore, ha avuto un impatto particolare, perché la qualità dell’aria ha guadagnato sempre di più il centro dell’attenzione. Ecco, allora, la necessità di far emergere il valore di quanto produciamo, unita alla volontà di sviluppare nuove strategie di penetrazione all’interno di mercati che, a volte, per diversità normative e peculiarità specifiche, in passato possono essere stati trascurati. La sfida a cui siamo chiamati è quella di riuscirci».

Già il 2021 si è chiuso, però, con risultati importanti per P3Italy.

«Della crisi abbiamo risentito in maniera altalenante, perché, come sappiamo, il lockdown ha avuto un andamento sfalsato da paese a paese. Ma nel 2021 ci siamo ripresi, tanto da superare il fatturato del 2019, attestandoci intorno ai 35 milioni di euro. Alla luce degli ottimi risultati conseguiti, il board dell’azienda nei giorni scorsi ha deciso, unitamente alla proprietà, di devolvere a tutti i collaboratori il 10% dell’utile, che verrà riconosciuto nelle buste paga di giugno: per fornire un ordine di grandezza si parte da un minimo di 1.500 euro in su. È politica della nostra azienda riconoscere ad ogni esercizio un premio liberalità, ma quest’anno sarà aumentato anche per venire incontro alle difficoltà di questi mesi, legate al rincaro dei costi, che impatta sulla vita quotidiana di ognuno».

 

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